Per cani e gatti è normale assaggiare qualsiasi cosa li incuriosisca. Sono molte, però, le sostanze che possono rivelarsi tossiche, se non veri e propri veleni per i nostri amici a quattro zampe.
IN CASA
Alcune piante, se leccate o mangiate da cani e gatti possono rivelarsi tossiche. Tra le più pericolose: narciso, oleandro, rododendro, ortensia, vischio, giacinto, edera. Possono provocare vomito, diarrea, dolori addominali, difficoltà respiratorie.
Attenzione anche a detersivi, saponi, medicine, disinfettanti, coloranti (pennarelli e pastelli), naftalina, cosmetici e solventi, che conviene tenere in armadietti chiusi. Se dopo aver camminato su un pavimento appena lavato il cane e il gatto si leccano le zampe possono intossicarsi. Ai primi sintomi si deve intervenire lavando la parte interessata, se si tratta di intossicazione da contatto, o cercando di far vomitare l’animale in caso di ingestione (ma non sempre è utile, dipende dalle sostanze ingerite).
In ogni caso bisogna andare subito dal veterinario portando anche la confezione di quanto ingerito.
ALL’APERTO
Ai giardini, al parco o in campagna i rischi sono le esche avvelenate per topi, gli insetticidi e I bocconi avvelenati (vietati per legge).
Causano problemi come emorragie, con perdita di sangue dalla bocca, sangue nelle urine, rigonfiamento delle zampe. Non bisogna perdere tempo e portare l’animale dal veterinario.
CIBI VIETATI
I dolci sono nocivi per i cani, quindi niente cioccolatini e torte. Lo stesso vale per formaggi stagionati, fritture, condimenti. Possono causare gastroenteriti e, nei casi più gravi, l’infiammazione del pancreas.
Le ossa di pollo e di tacchino sono pericolose perché si frantumano in schegge taglienti provocando gravi lesioni all’apparato digerente. Anche ai gatti possono far male abbuffate di formaggio, insaccati e salmone.
ATTENTI A FIOCCHI, FILI METALLICI, AGHI, ecc.
Attenzione anche ai nastri (ad esempio quelli che si usano per impacchettare i regali), ai fili metallici, agli aghi e agli stuzzicadenti: se ingeriti, possono causare pericolose ostruzioni intestinali o addirittura perforare gli organi.