Quattro zampe e viaggi. Cosa fare se il peloso patisce gli spostamenti

Ti è mai capitato di patire i viaggi in auto, treno, nave o aereo? Purtroppo è una condizione che rischiano di subire anche i nostri amici cani e gatti quando decidiamo di spostarci insieme a loro per brevi o lunghi viaggi su questi mezzi di trasporto. Cosa si può fare per aiutarli? Esistono rimedi, pratici o di buonsenso, che possiamo adottare? Ne abbiamo parlato con con il prof. Pier Paolo Mussa, esperto nell’alimentazione di cani e gatti e docente universitario.

 

D. Cani e gatti soffrono gli spostamenti su mezzi di trasporto quali auto, treni, navi o aerei?

R. Secondo alcune stime i cani e gatti che soffrono il mal d’auto rappresentano da un sesto a un quinto del totale. I sintomi sono facilmente visibili (nausea, ipersalivazione, vomito, dolori addominali) e variano molto da soggetto a soggetto. Nei casi più gravi si può avere defecazione o minzione involontaria.

D. Si può parlare di una patologia specifica?

R. Il termine scientifico che definisce queste manifestazioni è quello di chinetosi e si verifica quando l’apparato vestibolare che si trova nell’orecchio e che regola l’equilibrio, viene stimolato in maniera eccessiva a causa del movimento del mezzo di trasporto. In casi non gravi la chinetosi può essere reversibile e scomparire adottando opportuni accorgimenti.

 

D. Ci possono essere conseguenze gravi sulla salute psicofisica dell’animale in circostanze di questo tipo?

R. Le conseguenze sono momentanee e si manifestano con i sintomi prima elencati, la cui gravità può variare da una semplice salivazione, al vomito, alla perdita del controllo sugli sfinteri fino all’instaurarsi di una fobia ai mezzi di trasporto, come l’automobile. In questi casi al solo vedere la macchina o addirittura alla sola vista dei preparativi per il viaggio si osserva la comparsa di tremori, agitazione, respirazione veloce, dilatazione della pupilla e tentativi di fuga associati spesso anche a vomito e/o diarrea.

D. L’età o la taglia del cane/gatto può essere una discriminante?

R. L’età, più che il resto, costituisce una discriminante importante. I cuccioli e i soggetti giovani sono percentualmente più soggetti al mal d’auto degli adulti e ad essi si deve prestare maggiore attenzione. Se non si individua precocemente il problema, si rischia di veder insorgere una vera e propria fobia per i mezzi di trasporto, la cui sola vista può provocare i sintomi sopra descritti.

D. Quali consigli o rimedi pratici si possono seguire per alleviare o risolvere il problema?

R. L’ideale è abituare cani e gatti a stazionare nei trasportini o in macchina a veicolo fermo fin da piccoli, gratificandoli con piccoli premi o carezze. In seguito li si porterà per brevi tragitti adottando un sistema di guida calmo e lineare.
Prima del viaggio vero e proprio è bene somministrare un piccolo pasto secco.
Il viaggio deve prevedere soste regolari a intervalli di circa due ore durante le quali si lascia a disposizione dell’acqua.
La temperatura ideale all’interno dell’abitacolo è di circa 20 gradi. Una leggera circolazione d’aria all’interno dell’autovettura, ottenuta ad esempio lasciando leggermente abbassato un finestrino o attivando la ventilazione interna, può essere utile.
Queste precauzioni sono in grado di risolvere parte dei problemi, ma, in alcuni casi sono necessari interventi specifici che si basano su rimedi cosiddetti naturali o su farmaci. E’ sempre bene rivolgersi al veterinario di fiducia che saprà prescrivere la cura più adatta alla situazione.