Animali e bambini sono esseri viventi con le proprie abitudini, i propri gusti e, soprattutto, il proprio carattere. A quali aspetti dobbiamo quindi porre attenzione nel momento in cui decidiamo di introdurre nella nostra famiglia un cane o un gatto o, al contrario, nel momento in cui arrivi un bimbo in una casa dove già vivono animali domestici?
Ne abbiamo parlato in una sorta di breve intervista a risposte alternate con Fabio Carissimi, Consulente Nutrizionale Pet’s Planet per l’area di Bergamo (da molto tempo proprietario di un cane e da quasi un anno papà di una bellissima bimba), e con il prof. Pier Paolo Mussa, esperto in alimentazione e comportamento di cani e gatti.

D. Ci sono controindicazioni alla convivenza tra bambini e animali domestici quali cani e gatti?
R. Prof. Mussa: Potrei rispondere velocemente che non esistono controindicazioni, ma devo aggiungere un “se”. Quindi le controindicazioni non ci sono se i genitori conoscono a sufficienza la natura di questi animali domestici e le loro esigenze e se sanno gestirli adeguatamente, tenendo conto dell’età e dell’indole dei loro bambini. Le situazioni più complicate riguardano genitori che non hanno esperienze pregresse di animali e di bambini; in questi casi l’improvvisazione può giocare brutti scherzi. Sia gli animali che i bambini hanno bisogno di un tutore saggio e documentato che si occupi di loro, tenendo conto che hanno esigenze diverse e che bisogna farli interagire.
D. Cani e gatti possono essere “pericolosi” per i bambini?
R. Fabio: Nì, nel senso che dipende molto dal controllo e dalla supervisione da parte dei genitori. Bisogna sempre ricordare che cane/gatto e bambino sono assolute “novità” l’un per l’altro, devono imparare a conoscersi a piccoli passi. Il bambino stesso nel tempo dovrà imparare come comportarsi con il proprio amico a quattro zampe. Ad esempio: non tirargli la coda, non mettergli le dita sul muso e/o negli occhi, insomma non trattarlo come un giocattolo inanimato. Penso che nei primi 3-4 anni di vita del bimbo dipenda tutto dai genitori e, di conseguenza, qualsiasi cosa possa accadere in questo lasso di tempo rimane comunque responsabilità dei genitori, non del bambino né tanto meno del cane/gatto.

D. In che modo cani e gatti possono e devono essere educati alla convivenza con i cuccioli di uomo?
R. Prof. Mussa: La comparsa di un nuovo membro della famiglia per alcuni animali può essere vissuta in modo problematico, mentre per la maggior parte di loro è accettata tranquillamente. E’ comunque sempre prudente presentare, se così si può dire, il nuovo arrivato all’animale di casa, verificare le sue reazioni e concedergli un certo periodo di tempo per abituarsi, tenendolo sempre sotto controllo. Anche un’eccessiva invadenza da parte degli animali, soprattutto dei cani, va evitata in quanto può spaventare il bambino, nel caso che il nuovo arrivato o l’ospite sia l’animale. Nel corso della mia vita ho conosciuto un certo numero di persone che, a seguito di esperienze negative in età giovanile, hanno sviluppato avversione o timore nei confronti degli animali domestici.
D. Quali norme devono seguire i genitori per far sì che i bimbi non scatenino negli animali comportamenti aggressivi?
R. Fabio: Mi rifaccio alla seconda domanda e aggiungo, sulla base della mia diretta esperienza, alcuni accorgimenti che abbiamo adottato nella nostra famiglia. In primis le abitudini del cane/gatto non devono essere cambiate in modo drastico o all’improvviso (esempio: se ho fatto sempre dormire il cane in casa, non posso metterlo fuori solo perché è arrivato un bimbo). Può essere utile far abituare il peloso alla futura presenza del piccolo umano in modo graduale. Quando la mia compagna era al settimo mese di gravidanza,abbiamo comprato un bambolotto Cicciobello spostandolo in vari punti della casa e facendolo piangere di tanto in tanto. Inoltre, alla nascita di mia figlia e durante la degenza in ospedale, ho portato a casa le sue tutine, le ho fatte indossare al bambolotto che ho poi sistemato vicino al cane/gatto per abituarlo a rumore e odori. Una volta a casa, permettevo al cane/gatto – sempre sotto la mia supervisione – di avvicinarsi e annusare la piccola creatura e ogni tanto anche di leccarla. Tuttavia man mano che il bimbo cresce bisogna essere sempre più attenti e non lasciarlo mai solo con il cane/gatto. Ogni giorno permetto a mia figlia di interagire con gli animali facendoglieli accarezzare dolcemente e ad oggi, quando siamo per strada, appena vede un cane/gatto inizia a sorridere, urlare e volersi fermare per accarezzarlo o semplicemente guardarlo.
D. Ci sono aspetti igienici particolari che devono essere tenuti in considerazione?
R. Fabio: Penso che l’importante sia comportarsi secondo buonsenso, quindi ok per bacini tra cane/gatto e bebè, ma mai sulla bocca, anche perchè questi animali utilizzano la loro lingua per la pulizia quotidiana del proprio corpo. Cane/gatto di famiglia devono inoltre essere puliti, spazzolati e protetti con adeguati antiparassitari.